Assegno ordinario e Sentenza Corte Costituzionale n. 94 del 2025. Cosa cambia?

La Sentenza della Corte Costituzionale n. 94 del 2025, pubblicata il 9 luglio 2025, rappresenta una novità di grande rilievo per i titolari di Assegno Ordinario di Invalidità (AOI), in particolare per coloro la cui prestazione è liquidata interamente con il sistema contributivo.

La Grande Novità: Integrazione al Minimo Anche per gli AOI Contributivi

La principale novità e il cuore della sentenza è la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 16, della legge 8 agosto 1995, n. 335 (la Riforma Dini), nella parte in cui non esclude dal divieto di applicazione delle disposizioni sull’integrazione al minimo l’Assegno Ordinario di Invalidità liquidato interamente con il sistema contributivo.

Cosa significa in pratica:

Prima della sentenza: L’Assegno Ordinario di Invalidità, se calcolato interamente con il sistema contributivo (cioè per i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996 in poi, o che hanno optato per il contributivo), non poteva essere integrato al trattamento minimo previsto per le pensioni. Questo significava che, se l’importo calcolato sulla base dei soli contributi era molto basso (inferiore al “minimo vitale”), l’INPS non lo adeguava alla soglia minima garantita.

Dopo la sentenza (la novità): La Corte Costituzionale ha riconosciuto che questa esclusione era discriminatoria e in contrasto con gli articoli 3 (principio di uguaglianza) e 38, comma 2 (diritto alla previdenza e assistenza) della Costituzione. Di conseguenza, anche gli Assegni Ordinari di Invalidità calcolati interamente con il sistema contributivo potranno ora essere integrati fino al trattamento minimo stabilito dall’INPS, qualora l’importo calcolato risulti inferiore e siano rispettati i requisiti reddituali personali e coniugali previsti per l’integrazione.

Perché questa decisione è così importante?

Principio di Solidarietà: La Corte ha riaffermato che l’Assegno Ordinario di Invalidità, per sua natura, è una prestazione previdenziale con una forte finalità assistenziale e di solidarietà sociale, volta a fronteggiare uno stato di bisogno (la perdita parziale della capacità lavorativa) che si traduce in una condizione meritevole di particolare tutela. Negare l’integrazione al minimo a chi si trova in una situazione di difficoltà e ha un assegno molto basso era in contrasto con questo principio.

Tutela dei Lavoratori Invalidi: La sentenza garantisce una maggiore tutela economica a quella fascia di lavoratori invalidi che, a causa di carriere contributive brevi o con retribuzioni basse, avrebbero ricevuto un AOI di importo irrisorio, senza possibilità di integrazione.

Equità del Sistema: Riporta un equilibrio nel sistema, equiparando il trattamento degli AOI contributivi a quelli retributivi, che già beneficiavano dell’integrazione al minimo.

Decorrenza e Applicazione

La sentenza, come tutte le pronunce della Corte Costituzionale di incostituzionalità, ha efficacia “ex nunc” (da ora in poi) e non retroattiva. Questo significa:

Non è possibile recuperare le somme non percepite in passato a causa del divieto di integrazione.

La decisione si applica agli Assegni Ordinari di Invalidità in corso di erogazione e alle nuove domande presentate o liquidate dopo la pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 9 luglio 2025).

In attesa di specifiche circolari attuative da parte dell’INPS, questa sentenza rappresenta una vittoria significativa per i lavoratori invalidi, assicurando un trattamento minimo garantito per l’Assegno Ordinario di Invalidità, indipendentemente dal sistema di calcolo.

 

1 commento su “Assegno ordinario e Sentenza Corte Costituzionale n. 94 del 2025. Cosa cambia?”

  1. Vorrei capire se ci sono azioni per.la retroattività dell’entrata in. Vigore. Io disabile già assunta prima del d.l. non potrò usufruirne. Nel caso invece di aggravamento si?

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