Percentuale Invalidità: Come calcolare?

La Percentuale con le Tabelle di Invalidità

Oggi parleremo di come si calcola la percentuale di invalidità sulle patologie. Per ogni patologia psico-fisica le tabelle di invalidità tabelle di invalidità del 1992 prevedono una percentuale, che può variare da un minimo ad un massimo ovvero un punteggio fisso. Ma il problema vero è che le tabelle sono ferme al 1992. Infatti, Il legislatore da allora non ha rivisitato la legge, non ha apportato alcuna modifica, con la conseguenza che alcune patologie non compaiono, di guisa che la percentuale di invalidità riconosciuta alcune volte non corrisponde al reale stato del soggetto malato.

Le vecchie Tabelle penalizzano per la Percentuale

Effettivamente ci sono malattie nate o diffuse negli ultimi 30 anni e che ad oggi non trovano collocazione all’interno delle tabelle del 1992. Questo è sintomo di negligenza da parte del legislatore, evidentemente non molto attendo a quanto la percentuale d’invalidità sia questione centrale per tutte le categorie di invalidità civile. Ci auguriamo che in un futuro non troppo lontano, il legislatore possa avere maggiore sensibilità verso un problema che coinvolge tante persone. in altre parole la percentuale d’invalidità riconosciuta ed alla base per il riconoscimento dell’invalidità civile.

Le Commissioni Mediche e Percentuale

Ma c’è anche un altro aspetto che va chiarito. Come già accennato tranne alcune patologie che hanno un fisso di invalidità, tutte le altre patologie vanno da un minimo ed un massimo ed è questo il vero potere delle commissioni mediche, in quanto c’è molta discrezionalità nel valutare una patologia che ha ad esempio un minimo di 30% ed un massimo di 60%. Spesso le Commissione Mediche non prendono in considerazione la gravità della patologia e pertanto riconoscono il minimo o qualche punto in più. Ciò si è verificato soprattutto dall’anno 2010, quando l’INPS ha introdotto con una serie di Circolari metodi più stringenti.

Se è vero che alcune patologie come ad esempio: Schizofrenia grave, Diabete grave, Alzheimer, Demenza grave, Epilessia, da sole attribuiscono il 100% dell’Invalidità Civile con riconoscimento della Pensione di Inabilità e probabile Indennità di Accompagnamento, è altresì pacifico che alcune combinazioni, non arrivano invece al riconoscimento delle suddette categorie.

Formula Di Balthazard per il calcolo della Percentuale

Qui verrà approfondita la questione appena posta. Per il calcolo delle percentuali è necessario fare riferimento alle tabelle ministeriali. In queste tabelle per ogni patologia corrisponde un percentuale, indicate con un minimo ed un massimo. Per esempio. Nel caso dell’asma allergico la tabella riporta come valore minimo 21% e massimo 30%.  L’assegnazione del punteggio varia in base alla gravità della malattia.

Cosa succede se si hanno più patologie? In questo caso dobbiamo fare una distinzione, cioè se si tratta di patologie coesistenti o concorrenti. Le patologie sono definite coesistenti se riguardano organi e apparati funzionalmente collegati, mentre sono concorrenti se le patologie interessano lo stesso organo o apparato.

Nel caso delle patologie coesistenti il calcolo verrà fatto con la formula di Balthazard.IT = (IP1 + IP2) – (IP1 x IP2).

Facciamo un esempio per chiarire il tutto. Se abbiamo due patologie, una stimata al 40% e l’altra al 20%, procederemo con questo calcolo (0,40 + 0,20) – 0,40 x 0,20): con la conseguenza che l’invalidità complessiva non sarà pari al 60% ma al 52%.

Nel caso invece di patologie concorrenti: nel caso di infermità plurime concorrenti. Che interessano lo stesso organo o apparato, spesso le percentuali vengono indicate direttamente dalle tabelle. Se non sono indicate, vanno valutate le singole patologie e quanto queste incidano sulla vita e la capacità di lavoro della persona.

Esempio

Il caso del Sig. Pietro: quest’ultimo “era effetto da depressione grave endogena con una percentuale che varia tutt’ora dal 71% all’ 80%, in Commissione medica gli fu riconosciuto il 71%, con impossibilità di ottenere l’assegno di mantenimento per il mancato raggiungimento del 74% ed ottenere l’assegno di mantenimento. A questo punto abbiamo proposto ricorso Giudice dove il Consulente Tecnico del Giudice dalla documentazione curata e messa in ordine direttamente dal nostro studio, riconobbe la percentuale di invalidità del 76% in quanto la malattia era grave ed in uno stato avanzato, infatti il sig. Pietro peraltro non riusciva a lavorare continuamente ma solo saltuariamente. Questo è un esempio di intervento esterno dell’Avvocato Specialista, in mancanza del quale il Sig. Pietro non avrebbe ottenuto l’assegno di mantenimento per via amministrativa. 

Intervento del Giudice per il ricalcolo della percentuale

Come abbiamo visto, anche se sono previste delle formule, non possiamo prevedere con precisione il calcolo della percentuale che farà la Commissione Medica. Per questo motivo, è di grande importanza arrivare preparati alla visita e presentare una documentazione completa, che certifichi i reali bisogni del richiedente. Nel caso in cui l’Inps abbia respinto a torto la vostra domanda di riconoscimento per l’invalidità civile, non gettate la spugna. È possibile fare ricorso entro sei mesi dalla ricezione del verdetto, per questo bisogna agire in fretta, non demordere e fidarsi di uno specialista che conosca la materia.

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