INVALIDITA’ E NASPI: Varie Questioni

La NASPI, acronimo di “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego”, è un’indennità di disoccupazione introdotta in Italia nel 2015. La NASPI è destinata a coloro che perdono il lavoro involontariamente, inclusi i lavoratori dipendenti e i co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi). Ecco alcune informazioni chiave sulla NASPI:

  1. Requisiti: Per poter accedere alla NASpI, è necessario avere un determinato periodo di contribuzione e soddisfare alcuni requisiti specifici, come il requisito di disoccupazione involontaria e il requisito di aver lavorato per un certo periodo di tempo.
  2. Durata: La durata dell’indennità di disoccupazione NASpI varia in base al periodo di contribuzione. In generale, può essere erogata per un massimo di 24 mesi.
  3. Importo: L’importo dell’indennità dipende dal salario precedente del lavoratore. Esiste una percentuale di sostituzione del salario medio, con un massimale. L’importo massimo dell’indennità viene periodicamente aggiornato.
  4. Obblighi e controlli: I beneficiari della NASpI devono impegnarsi nella ricerca attiva di lavoro e accettare offerte congrue di occupazione. L’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) può effettuare controlli per verificare la conformità a tali obblighi.
  5. Presentazione della domanda: Per ottenere la NASpI, è necessario presentare una domanda all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), l’ente previdenziale italiano.

NASPI e INVALIDITA’: Compatibilità con quella Ordinaria e Civile

Compatibile la naspi, cioè l’indennità di disoccupazione e la IO, assegno di invalidità ordinario. Prima di tutto, però, chiariamo che cosa sono le due prestazioni, onde evitare che qualcuno non ne conosca? In particolar modo chiediamo alla loro dicono che cos’è i naspi.

Per quanto riguarda l’audio, allora quando si parla di invalidità ordinaria o un’invalidità contributiva all’interno e quell’assegno previsto per quanto riguarda risultino essere titolati di una vita ordinaria.

Invalidità ordinaria (detta anche contributiva o da lavoro) si differenzia dall’invalidità civile perché ha carattere contributivo, ossia richiede il versamento di un certo numero di contributi. In particolare, bisogna contare su un’anzianità contributiva di almeno 5 anni, di cui almeno tre anni versati nell’ultimo quinquennio (requisito contributivo).

NASPI E INVALIDITA’: Riduzione capacità lavorativa invalidità ordinaria

Abbia un’infermità fisica o mentale, non derivante da causa di servizio, tale da comportare una riduzione della capacità lavorativa semi specifica a meno di un terzo (67-99%).

Poi almeno 5 anni di attuale abbia un’invalidità di almeno 2/3, comunque maggiore specificazione sono negli altri Righi. Per quanto riguarda invece la naspi, molto semplicemente e quindi, in modo involontario, successivamente licenziamento. Perde il posto di lavoro e quindi un altro più 1 1 rapporto di lavoro di tipo subordinato. Detto questo, possiamo rispondere alla domanda della signora Lina, si possono cumulare entrambe le prestazioni, cioè?

NASPI E INVALIDITA’: Quella ordinaria e Incompatibile

La IO e la naspi allora purtroppo la risposta non può che essere. Non si possono cumulare le due prestazioni, però anche su questo punto ha fatto 1 1 specificazione in particolare, Corte costituzionale dal 2011 con la sentenza 234, ha chiarito che il cittadino potrà scegliere un’indennità rispetto all’altro, cioè potrà richiedere di avere. Qui bisogna fare attenzione all’invalidità ordinaria, quando viene riconosciuta per la terza volta perché poi diventa definitiva.

La naspi oppure di avere l’invalidità ordinaria? Quindi, detto in parole povere la persona molto i clienti allo stesso tempo disoccupato, dovrà fare completamente i conti o quantomeno dovrà valutare quale delle due prestazioni conviene scegliere o quantomeno richiedere.

Entrambi i diritti possono essere chiesti, però giusto sapete queste differenze e nel caso farsi questa è una di quelle cose che un consulente dovrebbe dirti, cioè andare a calcolare materialmente se ti conviene prendere i naspi oppure la io ed è un calcolo molto molto semplice, non è qualcosa di complesso ed è soprattutto prevedibile, se lo puoi fare.

NASPI E INVALIDITA’: La compatibilità di quella civile

Bisogna inoltre ricordare che la naspi, invece, differenza della IO è compatibile con l’invalidità civile al 74% e quindi l’assegno di invalidità civile con l’accompagnamento e con l’assegno previsto per il 100%.

Il problema è il limite di reddito che la legge impone. Per l’assegno di invalidità riconosciuto con il 74% non bisogna superare il limite di reddito di 5.400 Euro circa. Cosa che per un lavoratore capita raramente. Risulta più semplice invece per chi ha l’invalidità ordinaria cumulare la pensione di invalidità dove la prestazione mensile rimane uguale all’assegno di invalidità del 74% ma i limiti di reddito sono più alti e cioè 18.900 circa, ma è necessario però essere riconosciuti persona invalida al 100%.

Chiaramente bisogna poter accedere a queste prestazioni e per poter accedere a queste prestazioni previste per l’invalidità è necessario non solo superare la visita medica, ma anche non superare determinati limiti eventuali. Per il 74% ricordiamo il limite rituale di circa 5.400 € per il 100% individuale e circa 18.900 euro o meno.

CONCLUSIONI

In definitiva di fronte ad una situazione come descritta, puoi chiedere il riconoscimento dell’invalidità civile.

Se ti trovi anche tu in questa situazione, hai ricevuto il verbale di invalidità, e ti è stata negata la percentuale riconosciuta, puoi contattarci, sarà possibile ottenere una Consulenza Preventiva per valutare se vale la pena andare in Tribunale e chiedere tramite il Giudice il riconoscimento dell’invalidità con i diritti economici connessi.

Ma il verbale d’invalidità deve esserti stato consegnato entro il termine di sei mesi. Qualora, infatti, sia trascorso il termine di sei mesi, non potrai più presentare il ricorso.

Se desideri approfondire ed avere più informazioni visita il mio sito www.avvocatoinvaliditacivile.it, dove potrai leggere gli articoli del mio blog, puoi scaricare l’ebook gratuitamente, oppure manda una e-mail, avv.diegomarra@gmail.com oppure manda un messaggio WhatsApp al mio numero di cellulare.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *