il metodo CAV, ideato dal sottoscritto, ti aiuterà nel percorso che ti farà ottenere l’invalidità, con le prestazioni economiche. Capita spesso che qualcuno dopo aver fatto la visita medica presso la Commissione INPS rimane così deluso dal mancato riconoscimento di un proprio diritto, che decide di abbandonare il percorso. Purtroppo, la rassegnazione è una soddisfazione per chi non ha veramente a cuore i tuoi diritti e tutto ciò gioca a favore dello Stato.
Se è vero che le Commissioni Mediche dal 2010 hanno introdotto metodi più stringenti e rigidi per il riconoscimento dell’Invalidità Civile, è anche vero che la giustizia prima o poi arriva e con gli strumenti attuali i tempi si sono accorciati e non di poco.
Quando ho iniziato io nel 2003 molte volte i pazienti non venivano nemmeno chiamati alla visita medica presso le Commissioni INPS e questo perché la burocrazia era più lenta di ora. Infatti, dopo qualche tempo, o anche anni, succedeva che, interveniva l’avvocato con un ricorso per il ritardo dell’INPS, per poi recuperare tutti gli arretrati.
Con il passare del tempo molte cose sono cambiate e sono sicuro che altre cambieranno; pertanto, un invito rivolto a tutti quelli che pensano di avere un diritto è di non desistere e di andare avanti.
IL METODO CAV: Introduzione
Aggiungo, che bisogna presentarsi in un certo modo innanzi le Commissioni Mediche perché la visita medica durerà pochi minuti. Per questo motivo ho individuato il metodo CAV, metodo dove la documentazione medica in tuo possesso dovrà essere:
IL METODO CAV: Documentazione sanitaria Completa
le patologie sui vari documenti medici dovranno essere riportati senza lasciare dubbi, perché dovranno essere riportate sul certificato medico e successivamente tutta la documentazione dovrà essere consegnata alla visita in Commissione Medica. Le patologie devono indicare gli effetti e l’impatto che hanno nella vita quotidiana della persona invalida.
IL METODO CAV: fondamentale per i medici durante le visite mediche
La documentazione completa riveste un ruolo fondamentale per i medici durante le visite mediche. Raccogliere e registrare in modo accurato tutte le informazioni pertinenti sul paziente è cruciale per una valutazione precisa della sua condizione di salute. In questo articolo, esploreremo l’importanza della documentazione completa per i medici che effettuano le visite mediche e come questa pratica contribuisca a fornire un’assistenza di qualità ai pazienti.
IL METODO CAV: La raccolta accurata dei dati anamnestici
La documentazione completa inizia con una raccolta accurata dei dati anamnestici del paziente. Questi includono informazioni sulle sue condizioni mediche pregresse, eventuali malattie ereditarie, sintomi attuali, terapie in corso e precedenti interventi chirurgici. Queste informazioni aiutano il medico a comprendere meglio la storia medica del paziente e a identificare eventuali fattori di rischio o complicanze potenziali.
IL METODO CAV: La comunicazione con altri professionisti sanitari:
una documentazione completa facilita la comunicazione con altri professionisti sanitari coinvolti nella cura del paziente. Quando si condivide la documentazione con specialisti o con il personale infermieristico, la chiarezza delle informazioni aiuta a garantire una continuità nella cura e a evitare errori o incomprensioni.
IL METODO CAV: Documentazione sanitaria aggiornata
La documentazione medica aggiornata favorisce la continuità della cura tra i diversi operatori sanitari e le diverse strutture sanitarie coinvolte nella cura di un paziente. Quando i dati clinici sono aggiornati e accessibili, i medici possono condividere informazioni importanti e coordinare meglio i piani di trattamento. Ciò facilita una cura integrata e continua, specialmente durante il passaggio da un operatore sanitario a un altro o durante il ricovero in ospedale.
La documentazione medica aggiornata contribuisce alla sicurezza del paziente. I professionisti sanitari possono accedere alle informazioni più recenti sullo stato di salute del paziente, condizioni preesistenti che potrebbero influenzare la cura. Questo aiuta a prevenire errori di somministrazione di farmaci, interazioni indesiderate e altre complicazioni potenzialmente pericolose.
Ed infine per quanto concerne l’invalidità civile questo requisito è veramente importante. I documenti vecchi non aiutano voi stessi, primo perché si rischia che la Commissione Medica non prenderà in considerazione il vostro caso. Inoltre, molte malattie progrediscono ed a distanza di tempo con nuove visite si potranno avere più punteggi a proprio favore. In definitiva la documentazione più vecchia di due anni non va bene.
IL METODO CAV: Documentazione sanitaria Veritiera
E’ inutile inventarsi qualche patologia, bisogna essere onesti e presentare solo quelle vere, alcuni comportamenti infastidiscono e non poco la Commissione Medica, non fingere di avere patologie, non usare carrozzine se non è strettamente correlata a qualche patologia. Per non parlare del problema dei falsi invalidi.
IL METODO CAV: Conclusioni
Quindi possiamo concludere dicendo che il metodo CAV, sarà uno strumento di forte aiuto nel percorso che faremo insieme. La documentazione medica è una parte molto importante nel percorso che porta al riconoscimento dell’invalidità civile.
2 commenti su “IL METODO CAV PER L’ INVALIDITA’”
Buonasera, sono il genitore di un bambino di ormai 13 anni che è nato con un grave problema cardiaco(ipoplasia del ventricolo sinistro).Vi scrivo perchè a breve avremo la visita di revisione(che è scaduta).
Mio figlio percepisce in questo momento l’assegno di accompagnamento per 9 mesi(i mesi scolastici, indennizzo di frequenza).In questi ultimi anni però la sua situazione clinica è andata peggiorando. Oltre ad avere un DOP(diagnosticato già nei primi anni di vita(oppositivo provocatorio),il ragazzo presenta il rene destro ipoplasico con funzionalità ridotta e l’altro “buono” con funzionalità sotto l’ottanta percento. Presenta anche altri scompensi sia alla tiroide che al fegato, ginocchio valgo(dovrà essere operato a breve). Tutto ciò naturalmente è nero su bianco in quanto seguito fin dalla nascita dall’ospedale Bambin Gesù di Roma. Nei primi anni di vita il ragazzo percepiva una pensione all’incirca di 600 euro, poi dopo rivalutazione INPS scende sui 300 euro(indennizzo di frequenza per 9 mesi) dicendoci che l’allora bambino era in grado di deambulare(anche se si stancava subito, basti pensare che i suoi battiti a riposo sono di 85/90 al minuto). Chiedo se ci sono i presupposti per far riavere a questo ragazzo la sua pensione e non solo l’indennità di frequenza.
Grazie
Di Luca Simone
Buongiorno, non posso rispondere senza avere una documentazione da valutare. Se vuole mandi un messaggio whatsApp a 3384248259, la ricontatto. Cordiali salutu