Il decreto Amato del 1992, ha previsto delle agevolazioni per chi possiede una percentuale di invalidità al di sopra di una certa soglia. La pensione anticipata è uno strumento che permette di accedere alla propria pensione prima del raggiungimento dei requisiti ordinari.
PENSIONE ANTICIPATA: di cosa stiamo parlando?
La pensione anticipata per invalidi è un beneficio previdenziale che consente alle persone con disabilità di accedere alla pensione prima dell’età pensionabile standard. Questa misura è stata introdotta per fornire un sostegno economico alle persone che non sono in grado di lavorare a causa di una disabilità che influisce significativamente sulla loro capacità lavorativa.
PENSIONE ANTICIPATA: i Destinatari
Per poter accedere alla pensione anticipata per invalidi, è necessario soddisfare determinati requisiti. In linea generale, i criteri comuni includono:
- Invalidità permanente: La persona deve essere affetta da una disabilità permanente che la rende incapace di svolgere un’attività lavorativa in modo significativo o totale. Il richiedente deve avere almeno un’invalidità di almeno l’80%. Questa valutazione dev’essere fatta dalla Commissione medica INPS composto da comitato medico competente.
- Contributi previdenziali: È necessario aver accumulato almeno 20 anni di contributi. È un numero ritenuto sufficiente per accedere alla richiesta.
- Età minima: Oltre ai requisiti di invalidità e contributivi, è necessario raggiungere un’età di 61 anni.
È importante sottolineare che la pensione anticipata per invalidi può comportare una riduzione dell’importo della pensione rispetto alla pensione di vecchiaia standard. Tuttavia, questa misura offre un sostegno economico alle persone con disabilità che si trovano nell’impossibilità di lavorare a causa della loro condizione.
PENSIONE ANTICIPATA: Requisiti e calcolo
Il soggetto deve possedere alcuni requisiti affinché gli sia garantito l’accesso a questo istituto:
- deve essere iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), e quindi prestare attività retribuite nei confronti del proprio datore di lavoro, oppure deve essere iscritto alla Gestione Separata INPS, o alle forme sostitutive dell’AGO. La legge esclude l’accesso ai dipendenti del settore pubblico e ai lavoratori autonomi.
La percentuale riconosciuta deve essere convalidata dagli uffici sanitari dell’INPS; eventuali riconoscimenti effettuati da altri enti potranno essere considerati dall’INPS solo come ulteriori elementi per la valutazione del caso di specie. Questa rigidità nella valutazione è dovuta al fatto che, nell’analisi dell’invalidità pensionabile, l’INPS fa riferimento a indici diversi rispetto a quelli utilizzati per il riconoscimento dell’invalidità civile, e ciò potrebbe comportare una diversa percentuale di invalidità riconosciuta al soggetto.
PENSIONE ANTICIPATA: Come ottenere la pensione
Per richiedere il trattamento, bisogna presentare domanda di pensione tramite il sito INPS, oppure utilizzando il call center o rivolgendosi a un patronato. Per l’accesso a questo tipo di pensione è prevista una finestra mobile di 12 mesi. La «finestra mobile» è data dal periodo che intercorre tra la maturazione del diritto e il momento in cui si comincerà fisicamente a percepire l’assegno pensionistico. Una volta raggiunto il requisito dell’età anagrafica e contributiva, quindi, il soggetto potrebbe ipoteticamente smettere di lavorare e aspettare l’erogazione della propria pensione. Nel periodo eventualmente non lavorato, però, non si avranno contributi aggiuntivi.
PENSIONE ANTICIPATA: L’ammontare dell’assegno
L’ammontare dell’assegno viene calcolato in base alla data in cui il soggetto ha cominciato a lavorare, in base quindi al metodo retributivo, contributivo o misto. Sebbene vi sia un anticipo rispetto ai requisiti per la pensione di vecchiaia, non sono previste né penalizzazioni, né il ricalcolo contributivo della prestazione.
PENSIONE ANTICIPATA: Incompatibile con la pensione ordinaria
Ciò detto vediamo la compatibilità con altri istituti legati all’invalidità. La pensione di invalidità ordinaria non è compatibile con l’ape sociale ovvero con la pensione sociale. Ciò perché non è previsto dal nostro ordinamento la possibilità di avere l’invalidità ordinaria e l’invalidità sociale, altrimenti se venissero erogate due entrambe le prestazioni, il cittadino godrebbe di due prestazioni.
PENSIONE ANTICIPATA: incompatibilità con l’invalidità ordinaria
Invero l’Invalidità Ordinaria e incompatibile anche con l’invalidità ordinaria definitiva. Anche in questo caso, facendo un semplice ragionamento, come abbiamo già anticipata lo Stato già sta erogando un’altra pensione, quindi bisognerà in pratica attendere gli anni previsti. La compatibilità è prevista soltanto con l’invalidità civile, ma con i limiti di reddito previsti dalla legge.
PENSIONE ANTICIPATA: Il disagio delle persone invalide che non possono lavorare: una lotta silenziosa.
Tutto questo per dire cosa? Le persone invalide che non possono lavorare affrontano una realtà difficile caratterizzata da sfide emotive, finanziarie e sociali. L’incapacità di svolgere un’attività lavorativa a causa di una disabilità può generare un profondo disagio e un senso di frustrazione. In questo articolo, esploreremo il disagio affrontato dalle persone invalide che non possono lavorare e l’importanza di fornire loro sostegno e comprensione.
Il lavoro non è solo una fonte di reddito, ma anche un elemento cruciale per la costruzione dell’identità e dell’autostima di una persona, Per le persone invalide che non possono lavorare, la perdita di un ruolo sociale significativo può provocare un senso di isolamento e di inutilità. La mancanza di un’occupazione può influire negativamente sull’autostima e sulla percezione di sé, creando una sensazione di disagio profondo.
PENSIONE ANTICIPATA: L’impatto finanziario e l’insicurezza economica
L’incapacità di lavorare a causa di una disabilità può comportare un grave impatto finanziario. Le persone invalide spesso devono far fronte a spese mediche elevate, acquistare ausili speciali o affrontare costi aggiuntivi per servizi di assistenza domiciliare. La mancanza di un reddito stabile può causare insicurezza economica, ansia e difficoltà nel soddisfare le necessità di base. Questo disagio finanziario può avere ripercussioni negative sulla qualità della vita complessiva delle persone invalide.
La mancanza di senso di realizzazione e di contributo alla società con il lavoro non solo fornisce un senso di realizzazione personale, ma offre anche l’opportunità di contribuire alla società. Le persone invalide che non possono lavorare possono sentirsi escluse da queste opportunità di contributo e possono sperimentare un senso di inutilità o di dipendenza dagli altri. Questo disagio può essere accentuato dalla mancanza di comprensione e riconoscimento da parte della società delle sfide e delle capacità delle persone invalide.
PENSIONE ANTICIPATA: L’importanza del sostegno e della comprensione:
È fondamentale fornire sostegno e comprensione alle persone invalide che non possono lavorare. Ciò implica creare un ambiente empatico e inclusivo che riconosca il valore delle persone invalide indipendentemente dalla loro capacità di lavorare. È essenziale promuovere opportunità alternative di coinvolgimento sociale e di realizzazione personale, come il volontariato o l’accesso a programmi di riabilitazione e attività ricreative adattate alle esigenze delle persone invalide. Le persone invalide che non possono lavorare hanno bisogno di un accesso adeguato a servizi e risorse che possano soddisfare le loro esigenze. Ciò include l’accesso a servizi sanitari specializzati, programmi di riabilitazione, consulenza psicologica