LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%

La pensione di invalidità al 100%, ovvero con incapacità lavorativa totale. Oggi andiamo a vedere i presupposti con delle differenze sostanziali e un caso studio. Questa forma di pensione è progettata per fornire un sostegno finanziario a coloro che non sono in grado di guadagnarsi da vivere a causa della loro condizione di salute. La pensione di invalidità è un beneficio previdenziale erogato alle persone che sono incapaci di svolgere qualsiasi tipo di lavoro a causa di una grave e permanente invalidità fisica o mentale

LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%: COS’E? CHI PUO’ BENEFICIARNE?

La pensione di invalidità è riconosciuta ai mutilati ed invalidi civili di età superiore ad anni 18 e fino a 66 anni e 7 mesi, nei cui confronti sia stata accertata una totale inabilità lavorativa al 100% e che abbiano redditi al di sotto di € 17.000. Il reddito è personale e non familiare, quindi con esclusione dei redditi percepiti da altri componenti il nucleo familiare.

LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%: LA DISABILITA’ TOTALE

L’inabilità rilevante per la prestazione in esame è intesa come concetto medico-legale di incapacità lavorativa, parziale o totale.

Infatti, la totale inabilità lavorativa va intesa quale assoluta e permanente impossibilità di svolgere non già una qualsiasi attività, ma una attività lavorativa e pertanto non va esclusa per la sola circostanza che l’infermità riscontrata consente tuttavia al soggetto di far fronte, anche se con difficoltà, alle esigenze domestiche non essendo tale attività equiparabile all’attività propria del lavoro domestico subordinato. Una volta che una persona viene considerata idonea e riceve la pensione di invalidità, di solito continua a ricevere pagamenti regolari per tutto il periodo di invalidità, fintanto che la sua condizione di salute non migliora in modo significativo o fino all’età pensionabile standard.

LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%: cose’ L’HANDICAP?

È legato alla incapacità del soggetto di integrarsi nella società, perché ha difficoltà di apprendimento tali da determinare uno svantaggio sociale e spesso anche di emarginazione. Questo concetto di inclusione sociale si manifesta con diverse possibilità di ottenere vantaggi descritti all’interno della Legge 104 del 1992. Sono vantaggi che vanno da giorni di permesso retribuiti, esenzioni pagamento farmaci o ticket per le patologie, congedo straordinario per il Caregiver, agevolazioni fiscali e altre agevolazioni.

LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%: PERCHE’ IL 100%?

Attualmente è importante avere un’invalidità civile totale del 100% e non limitarsi ad esempio ad una invalidità del 99%. Semplicemente perché dal 2020 per gli invalidi civili totali al 100%, c’è la possibilità di ottenere un incremento della pensione da 300 a 650 euro. Invalidi civili dai 18 anni e non già i 59 anni previsti in un primo momento. Tra l’altro gli invalidi civili totali con età superiore ad anni 60 potrebbero avere diritto e ratei arretrati per gli ultimi 5 anni.

LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%: Il CASO CONCRETO

Io voglio spiegarti come un invalido civile partendo da una percentuale invalidità del 61% abbia successivamente ottenuto il 100%.

In questo voglio spiegarti cosa abbiamo fatto per la Sig.ra Cristina di 26 anni affetta da Demenza Grave, con cicli di ricovero in ospedale. A seguito della visita commissione medica riconosciuta una percentuale del 61% ovvero la percentuale della demenza lieve.

A seguito della Comunicazione del Verbale abbiamo fatto ricorso in Tribunale. Il Giudice con il supporto del Consulente Medico Legale a seguito della visita e della visione della documentazione ha riconosciuto il 100%. Ma perché? Perchè la Demenza non era lieve ma Grave e pertanto la Sig.ra Cristina ha visto riconoscersi le agevolazioni della Legge 104/92 nonché l’indennità di accompagnamento, dal momento che la stessa è impossibilitata a deambulare e nemmeno in grado di compiere gli atti elementari  e quotidiani della vita.

Ma era evidente e non vi erano dubbi che il Consulente del Giudice non poteva attribuire un punteggio inferiore al 100% con accompagnamento e recupero dei ratei fin dalla data di presentazione della domanda amministrativa.

Questo caso è impressionante dal punto di vista della leggerezza con cui la Commissione medica aveva visitato la sig.ra Cristina

LA PENSIONE DI INVALIDITA’ 100%: CONCLUSIONI

Tutto questo è stato possibile perché visionando la documentazione della sig.ra Cristina abbiamo potuto constatare che la documentazione era effettivamente non conforme al metodo CAV. Ovvero Completa, aggiornata e veritiera. Infatti, la documentazione era datata. Abbiamo dovuto lavorare dall’inizio per permettere che fosse fatta giustizia.

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