EPILESSIA ED INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO

MA COS’E L’EPILESSIA?

Questa patologia incide fortemente nella vita di tante persone che diventano schiavi di convulsioni, crisi, pianto, spesso accompagnata da depressione anche maggiore. E’ una patologie riconosciuta ed inserita nelle tabelle di invalidità civile ma chiediamoci a che livelli può essere riconosciuta. Ovvero la pensione mensile, l’assegno di invalidità? Oppure anche con l’indennità di accompagnamento?

Come noto l’indennità di accompagnamento viene riconosciuta quando una persona è impossibilitata a deambulare o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, necessita di un’assistenza continua. 

Ma Cosa succede in caso di epilessia? Si può ottenere l’Indennità di Accompagnamento? L’epilessia è una malattia cronica, è un disturbo del cervello che si manifesta tramite convulsioni ricorrenti che causano perdita di coscienza.

Questo è un punto molto importante, la frequenza delle convulsioni.

TIPOLOGIE DI EPILESSIA

Nell’accompagnare diversi utenti nel percorso di invalidità civile ci siamo spesso imbattuti nelle questioni dell’epilessia.

L’epilessia si divide in due categorie, in base al tipo di crisi convulsiva che colpisce il paziente. 

  • Epilessia focale o parziale;
  • epilessia generalizzata. 

Dico ciò perché dalle tabelle di invalidità vengono attribuiti punteggi differenti.

LA DIAGNOSI DALLO SPECIALISTA

E viene diagnosticata tramite un esame neurologico, con il quale il medico può testare il comportamento, le capacità motorie, oppure tramite elettroencefalogramma (EEG),che prevede l’impiego di elettrodi che registrano l’attività elettrica del cervello. Questo esame è molto importante perché lo normale schema delle onde cerebrali, risulta alterato anche quando non si subisce un attacco. Pertanto, lo specialista già da questo esame può capire la gravità della patologia e farla rientrate nella casistica più grave o meno grave.

PERCHE’ L’INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO?

Un importantissimo precedente della Cassazione, aveva categoricamente stabilito che per il diritto all’indennità di accompagnamento non è richiesta la quotidianità delle crisi epilettiche.

Infatti, la cassazione, ha stabilito un principio di civiltà giuridica, ovvero che indipendentemente dalla frequenza con cui si manifestano, è sufficiente che le crisi incidano in misura rilevante sul compimento degli atti di vita quotidiana. In realtà dovrebbe essere così per qualsiasi patologia. Non importa la patologia in sé, ma quanto questa incide sulla vita della persona, ovvero l’impatto che quotidianamente ha sulla vita della persona.

COSA POSSIAMO FARE PER TE?

In questo possiamo aiutarti sia in fase di domanda di invalidità sia quando ci si presenta dinanzi alla commissione medica oppure qualora la commissione medica non abbia accolto la richiesta. In quest’ultimo caso di può presentare il ricorso, ricordando che ci sono solo sei mesi di tempo per presentare ricorso al giudice.

Molto spesso, infatti, la commissione medica non riconosce l’invalidità prevista e sarà necessario ricorrere al giudice per far valere i tuoi diritti. Ma ricordati che il verbale di invalidità può essere impugnato entro 6 mesi da quando ti è stato consegnato.

Ma attenzione, perché la documentazione sanitaria è importante che sia Coerente, Aggiornata e Veritiera.

CONCLUSIONI

Chiudiamo questo video dicendo che Se sei affetto da questa patologia sarà possibile ottenere una Consulenza Preventiva per valutare se dal Verbale di Invalidità c’è stata una diagnosi errata e pertanto chiedere tramite il Giudice il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.

Se desideri approfondire ed avere più informazioni visita il mio sito www.avvocatoinvaliditacivile.it, dove potrai leggere gli articoli del mio blog, puoi scaricare l’ebook gratuitamente, oppure manda una e-mail a avv.diegomarra@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *