Capire l’Invalidità: Le Tipologie, la Compatibilità e la Cumulabilità. Come Funzionano Insieme
Quando si parla di invalidità o disabilità, spesso c’è confusione sui diversi tipi di sostegno economico che lo Stato offre. Esistono principalmente due grandi categorie di prestazioni economiche, con regole e requisiti differenti. Capire la differenza tra queste categorie è fondamentale per sapere quali aiuti spettano e, soprattutto, se è possibile riceverne più di uno contemporaneamente.
Le domande più frequenti riguardano proprio la compatibilità tra l’assegno ordinario di invalidità e le prestazioni legate all’invalidità civile1. Vediamo di fare chiarezza, basandoci sulle informazioni disponibili.
Categoria 1: Le Prestazioni “Assistenziali” (Invalidità Civile)
Queste prestazioni sono pensate per fornire un aiuto a chi si trova in una situazione di difficoltà economica a causa di una disabilità, indipendentemente dal fatto che abbiano versato contributi lavorativi2. Sono legate al concetto di “invalidità civile”. I requisiti principali sono la percentuale di invalidità riconosciuta, l’età, la residenza e, molto importante, il reddito personale2….
Le due prestazioni assistenziali principali menzionate nelle fonti sono:
L’Assegno Mensile di Assistenza:
Questo beneficio è destinato a persone con una riduzione della capacità lavorativa tra il 74% e il 99%. Per ottenerlo, oltre alla percentuale di invalidità, è necessario essere inoccupati (non lavorare)3. Ci sono anche limiti di età (tra 18 e 67 anni)3, requisiti di cittadinanza o permesso di soggiorno di lungo periodo e residenza in Italia3, e un limite di reddito personale annuo che per il 2023 era fissato a Euro 5.391,883. Questa prestazione è di tipo assistenziale, quindi non richiede contributi lavorativi versati2.
La Pensione di Inabilità Civile:
Spesso chiamata semplicemente “pensione di invalidità civile”, questa prestazione è per chi ha un riconoscimento di invalidità totale e permanente, pari al 100%. Anche in questo caso, ci sono limiti di età (tra 18 e 67 anni)4, requisiti di residenza stabile e abituale in Italia e di cittadinanza o permesso di soggiorno2…. La Pensione di Inabilità Civile è soggetta a un limite di reddito personale annuo più alto rispetto all’assegno, fissato per il 2023 a Euro 17.920,004…. Anche questa è una prestazione assistenziale e non richiede contributi lavorativi.
Categoria 2: Le Prestazioni Previdenziali
Queste prestazioni sono legate alla storia lavorativa della persona e richiedono il versamento di contributi6. Oltre a una condizione di salute che riduce o annulla la capacità lavorativa, è fondamentale aver accumulato un certo numero di contributi previdenziali6. La valutazione sanitaria è effettuata dalla Commissione Medica Legale dell’INPS.
Le due prestazioni previdenziali menzionate sono:
La Pensione Ordinaria di Inabilità:
Questa viene concessa a chi si trova in una situazione di assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa a causa di problemi di salute6. Oltre a questa grave condizione di salute, è necessario aver versato almeno 260 contributi settimanali (equivalenti a circa cinque anni di contributi e assicurazione), di cui almeno 156 (tre anni) nei cinque anni precedenti la domanda
L’Assegno Ordinario di Invalidità:
Questo beneficio è per chi ha una capacità di lavoro ridotta in modo permanente a meno di un terzo rispetto a occupazioni adatte alle proprie attitudini7…. Anche in questo caso, per ottenerlo è necessario aver versato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni), di cui almeno 156 (tre anni) nei cinque anni precedenti la domanda.
Queste prestazioni previdenziali, a differenza di quelle assistenziali, non sono subordinate al possesso di un requisito reddituale specifico per essere concesse5.
Si Possono Ricevere Insieme? La Compatibilità e la Cumulabilità
La risposta dipende da quale prestazione di invalidità civile si percepisce.
Assegno Mensile di Assistenza e Prestazioni Previdenziali:
L’assegno mensile di assistenza (quello per invalidità civile tra 74% e 99%) non è compatibile né cumulabile con le prestazioni previdenziali come l’assegno ordinario di invalidità o la pensione ordinaria di inabilità. Questo significa che non si possono ricevere contemporaneamente.
Pensione di Inabilità Civile e Prestazioni Previdenziali:
Chi percepisce la pensione di inabilità civile (quella per invalidità civile al 100%) può cumulare questa prestazione con l’assegno ordinario di invalidità e la pensione ordinaria di inabilità.
Attenzione al Reddito (Solo per l’Invalidità Civile al 100%)
Anche se chi ha il 100% di invalidità civile può ricevere sia la pensione di inabilità civile che una prestazione previdenziale (assegno o pensione ordinaria), c’è un limite di cumulabilità dovuto a motivi reddituali9.
Ricordate che la pensione di invalidità civile ha un tetto reddituale (Euro 17.920,00 per il 2023). Le prestazioni previdenziali (assegno ordinario o pensione ordinaria di inabilità) costituiscono reddito ai fini del calcolo di questo limite.
Quindi, se la somma della prestazione previdenziale percepita (o di altre fonti di reddito) supera il limite di reddito annuale previsto per la pensione di invalidità civile (Euro 17.920,00 per il 2023), si perde il diritto a ricevere la pensione di invalidità civile, anche se si continua a ricevere la prestazione previdenziale (che, come detto, non ha un limite di reddito suo per essere concessa).
Conclusione
In sintesi, le prestazioni di invalidità civile (assistenziali) e quelle previdenziali sono diverse per requisiti (soprattutto per la necessità o meno di contributi lavorativi) e per come sono soggette a limiti di reddito. È importante distinguere tra l’assegno mensile di assistenza (invalidità civile 74-99%), che non è compatibile con le prestazioni previdenziali, e la pensione di inabilità civile (invalidità civile 100%), che è compatibile, ma con la fondamentale avvertenza che il reddito derivante dalla prestazione previdenziale può far superare il limite di reddito e quindi far perdere il diritto alla pensione di invalidità civile. Comprendere queste differenze è cruciale per i beneficiari e per chi li assiste