Una delle domande frequenti che mi vengono poste è come la Commissione calcola le patologie. Effettivamente è un procedimento diverso da quello che si pensa, perché molte persone sono convinte che le percentuali delle patologie vengono sommate.
Pertanto, diciamo subito che la legge prevede due ipotesi per il calcolo della percentuale di invalidità.
La prima ipotesi riguarda l’esistenza di
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patologie coesistenti cioè delle patologie che riguardano appannati differenze del nostro corpo;
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concorrenti e la seconda ipotesi, cioè quando abbiamo fatto patologie che riguardano stesso apparato.
IL VERO LIMITE DELLE TABELLE DI INVALIDITA’: patologie concorrenti
Ora si tratta di patologie concorrenti bisogna andare a vedere direttamente le tabelle ministeriali perché spesso è la stessa e lo stesso Ministero delle Visualizza percentuale che bisogna applicare. Purtroppo, queste rappresentano la minoranza nelle visite in Commissione.
IL VERO LIMITE DELLE TABELLE DI INVALIDITA’: patologie coesistenti
Si tratta di patologie che riguardano apparati differenti si applica la formula riduzionistica, cioè, formula di Balthazar ovvero una formula che va a calcolare precisamente la percentuale di invalidità attenzione perché il calcolo non è semplice. Molte persone pensano che si prendono le percentuali delle singole patologie e Si sommino in realtà non è così perché non si fa una somma semplice.
IL VERO LIMITE DELLE TABELLE DI INVALIDITA’: calcolo patologie coesistenti
Quindi se un’invalidità è, ad esempio, stimata al 40% e l’altra al 20%, sarà necessario effettuare il seguente calcolo:
IT = (P1 60% + P2 20%) = 80% (IP 0.60 X IP 0.20) = 12%
(0,60 + 0,20) – (0,60 x 0,20); con la conseguenza che l’invalidità complessiva non sarà pari al 80% ma al 68%, pertanto 12 punti in meno.
Al risultato 80%, si applica una riduzione di una percentuale.
IL VERO LIMITE DELLE TABELLE DI INVALIDITA’: formula complessiva
Attenzione fate molta attenzione perché c’è un altro passaggio da tenere in considerazione. Spesso le percentuali variano da un minimo a un massimo, e questo dipende dalla gravità della patologia. Di conseguenza entra in gioco la discrezionalità della commissione che decide se una patologia vale 30% o 40%. Per questo bisogna fare molta
attenzione nella preparazione dei documenti.
Pertanto, la documentazione dovrà essere Completa, Aggiornata e Veritiera.
IL VERO LIMITE DELLE TABELLE DI INVALIDITA’: patologia simile
Da considerare anche un’altra questione. Le tabelle di invalidità non contengono tutte le patologie. Tanto per citarne qualcuna, pensiamo all’Osteoporosi, Artrosi, Fibromialgia, Cefalea a Grappolo, tutte queste patologie riconosciute dalla letteratura scientifica non sono state inserite nelle tabelle di invalidità del 1992.
CONCLUSIONI