TABELLE DI INVALIDITA’ E CRITERI DI CALCOLO

TABELLE DI INVALIDITA’: PUNTEGGIO BASSO

Sei stato dal Tuo medico di famiglia che ti ha preparato il certificato, è stata trasmessa la domanda di invalidità, sei stato chiamato a visita dalla Commissione INPS, ti arriva il verbale di invalidità a casa e ti ritrovi che tutto quello che ti eri immaginato non c’è. Non ti sono stati infatti riconosciuta la percentuale di invalidità che pensavi di ottenere. Perché? Andiamo per gradi.

TABELLE DI INVALIDITA’: SONO VECCHIE DEL 1992

Le tabelle di invalidità sono purtroppo del 1992 ad ancora non sono state aggiornate, alcune malattie comparse negli anni recenti non compaiono e più volte il legislatore è stato invitato ad aggiornarle, ma sin’ ora senza esito. E’ di conseguenza normale che i criteri di calcolo in tali situazioni sono più difficile di operare.

TABELLE DI INVALIDITA’: VALORE FISSO E VARIABILE

Innanzitutto, bisogna fare una premessa, alcune patologie hanno un valore fisso oppure con un range da un minimo a un massimo. Abbiamo un serie di patologie che nelle tabelle di invalidità hanno un punteggio fisso del 100 ed altre patologie che vanno dal 91 al 100 per cento. Ma diciamo che di fronte ad alcune patologie gravi ottenere la prestazione richiesta è più semplice da ottenere. Purtroppo, la maggior parte delle patologie non ha un punteggio fisso, e quindi oscillano tra un minimo ed un massimo a seconda dell’età della persona, della gravità delle patologie ed al giudizio interpretativo della Commissione Medica.

Insomma, la valutazione tra età, gravità, sono in altre parole gli effetti invalidanti delle patologie e la ripercussione, l’impatto che hanno sulla vita quotidiana del soggetto. Se a questo fenomeno si aggiunge, purtroppo, che la visita medica, come ben saprai, non dura un’eternità, spesso dura qualche minuto, capirai che in Commissione INPS non hanno a cuore la tua invalidità.

TABELLE DI INVALIDITA’: FORMULA RIDUZIONISTICA

Altro appunto da segnalare è la regola riduzionistica. Quando si hanno più patologie, l’invalidità viene calcolata in modo differente se le patologie riguardino lo stesso organo o più organi dello stesso apparato, oppure le patologie, menomazioni fanno parte di più apparati. La Commissione medica nell’applicare la percentuale finale di invalidità dovrà tenere conto non di un calcolo aritmetico; quindi, se per quella determinata malattia viene ad esempio riconosciuta un’invalidità fissa al 65% e per un’altra malattia, viene riconosciuta una percentuale questa del 35% allora in questo caso non ho diritto a un’invalidità civile del 100%, ma secondo una formula riduzionistica, può essere dell’ottanta dell’ottantacinque per cento.

TABELLE DI INVALIDITA’: PATOLOGIE MANCANTI

Come lo fa andando applicare analogicamente gli effetti invalidanti della malattia non prevista nella tabella, ha una malattia analoga e cioè accade ad esempio per la fibromialgia, una malattia che non è indicata nelle tabelle ministeriali del 92, ma per la quale viene attribuito un punteggio analogo, all’artrosi ovviamente in relazione all’artrosi, Ancora abbiamo l’Osteoporosi tra le malattia mancanti.

TABELLE DI INVALIDITA’: RICORSO IN TRIBUNALE

E perché allora mi dirai, avvocato, ma che senso ha che io presenti in ricorso se c’è questo calcolo riduzionistico oppure il medico applica la tabella ministeriale del 92 e non è indicata una malattia. Ebbene, devi sapere che in Tribunale il Giudice nomina il consulente tecnico d’ufficio, ovvero il medico di sua fiducia e non dell’INPS. Questo andrà ad attribuire, per quella malattia che non è indicata la tabella ministeriale, una percentuale di invalidità che spesso è più alta di quella riconosciuta dalla Commissione INPS. Il consulente medico del tribunale non fa parte dell’INPS ma è un consulente di fiducia del Giudice.

Anche per questo diventa importante rivolgersi a un avvocato specializzato che possa valutare tutta la documentazione ancor prima della presentazione della domanda o qualora poi si voglia presentare il ricorso. Ma ricorda, se ti è arrivato il verbale hai sei mesi di tempo per presentarlo.

TABELLE DI INVALIDITA’: Il CASO REALE

Il caso del Sig. Pietro “il Sig. Pietro era effetto da depressione grave endogena con una percentuale che varia tutt’ora dal 71% all’ 80%, in Commissione medica gli fu riconosciuto il 71%, con impossibilità per il Sig. Pietro di ottenere l’assegno di mantenimento per il mancato raggiungimento del 74% ed ottenere l’assegno di mantenimento. A questo punto abbiamo proposto ricorso Giudice dove il Consulente Tecnico del Giudice dalla documentazione curata e messa in ordine direttamente dal nostro studio, riconobbe il 76% in quanto la malattia era grave ed in uno stato avanzato, infatti il sig. Pietro peraltro non riusciva a lavorare continuamente ma solo saltuariamente. Anche questa volta, siamo riusciti ad ottenere con il 76% l’assegno di invalidità”.

TABELLE DI INVALIDITA: CONCLUSIONI

Chiudiamo questo video dicendo che è possibile ottenere una Consulenza Preventiva per valutare se con la documentazione medica vale la pena andare in Tribunale e chiedere tramite il Giudice il riconoscimento dell’invalidità. Se desideri approfondire ed avere più informazioni visita il mio sito www.avvocatoinvaliditacivile.it, dove potrai leggere gli articoli del mio blog, puoi scaricare l’ebook gratuitamente.

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