,INDENNITA’ DI ACOMPAGNAMENTO: Cos’è?

Se a causa della tua disabilità non riesci a uscire di casa, hai diritto a una serie di agevolazioni e servizi pensati per garantire la tua autonomia e la tua qualità di vita. Indennità di accompagnamento: Questa indennità è destinata alle persone con grave e complessa disabilità che, per le loro condizioni di salute, hanno bisogno di assistenza continua e non sono in grado di svolgere gli atti della vita quotidiana. L’indennità è erogata dall’INPS e serve a coprire le spese per l’assistenza.

INDENNITA’ DI ACOMPAGNAMENTO: Il Concetto Autonomia

E’ prevista l’erogazione dell’indennità di accompagnamento a chi autosufficiente? Oppure questa provvidenza si ottiene solo nei casi in cui sia presente una totale non autonomia? La risposta è che per chi non è autosufficiente, è teoricamente possibile ottenere l’indennità di accompagnamento in base ad una sentenza abbastanza risalente della Corte di Cassazione che appunto stabilisce infatti i parametri di autosufficienza.

INDENNITA’ DI ACOMPAGNAMENTO: Impossibilità ad uscire di casa

In riferimento all’indennità di accompagnamento, vediamo nei dettagli in quali casi è possibile richiedere il sussidio, anche in situazione di autosufficienza. È stata infatti la Corte di Cassazione a stabilire che è possibile erogare l’indennità di accompagnamento anche chi è autosufficiente ma non essere in grado di uscire e camminare da soli fuori dalla propria abitazione. È la sentenza numero 8060 del 27 Aprile 2004 che ha stabilito questo principio.

INDENNITA’ DI ACOMPAGNAMENTO: Cosa si intende non uscire di casa?

Ovviamente gli atti della vita quotidiana tipici dell’età, ma la persona non sia in grado di uscire e camminare da sola fuori dalla propria abitazione. A breve quindi, andremo a vedere nel dettaglio la sentenza della Cassazione e cosa si intende per non essere in grado di sfidare e camminare da soli fuori dalla propria abitazione.

INDENNITA’ DI ACOMPAGNAMENTO: Le Patologie  

Prima però vediamo quali sono le patologie che permettono di ottenere l’accompagnamento. Per comprendere bene la sentenza della Cassazione che stabilisce la possibilità dell’indennità di accompagnamento che è autosufficiente, dobbiamo essere a conoscenza delle patologie che permettono di ottenere appunto l’indennità, come vedremo a breve.

Le patologie che con maggiore frequenza danno diritto a ricevere l’indennità di accompagnamento sono ed ovviamente faccio un elenco non esaustivo, ad esempio malattie mentali, fra cui schizofrenia e bipolarismo, l’autismo, le malattie congenite, fra cui la Sindrome di Down, il Parkinson, l’Alzheimer, la sclerosi multipla, soprattutto se in stadio avanzato, noi patologie oncologiche.

Anche problemi chemioterapici, i problemi cardiovascolari gravi, gli interventi chirurgici che abbiano comportato menomazioni permanenti, come amputazioni o asportazioni di organi fondamentali, gravi problemi neurologici. Malattie croniche che necessitano di cure perenni, postumi di episodi ischemici, fra cui da paresi. La HIV però, nella forma grave che incide sull’attività quotidiana e la paraplegia o la tetraplegia.

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO: Oltre Le Patologie

Ora ipotizziamo che non si abbia una di queste patologie e quindi si è in grado di deambulare o di compiere gli atti della vita solo all’interno dell’abitazione, ma non anche fuori casa.

La Cassazione ritiene che una persona riconosciuta impossibilitata ad uscire dalla propria abitazione per provvedere alle proprie necessità, anche se risulta essere autosufficiente in casa possa ottenere l’indennità di accompagnamento. Lo fa interpretando l’impossibilità di autonoma deambulazione ai sensi dell’articolo uno della legge 18 del 1980, con l’incapacità di uscire da casa senza accompagnamento della prestazione.

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO: Impossibilità ad uscire di casa

Questo tipo di fenomeno si verifica. Soprattutto per le persone anziane che solitamente raggiungono un certo livello di autosufficienza domestica ma restano appunto, recluse in casa per l’impossibilità di uscire da sole.

Quindi, per rispondere alla domanda che abbiamo fatto all’inizio del video si. L’indennità di accompagnamento a chi autosufficiente è possibile, ma solo se viene riconosciuta l’impossibilità di camminare o svolgere attività fuori dalle mura domestiche, senza assistenza.

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO: Altri diritti

• Assistenza domiciliare integrata (ADI): Questo servizio prevede l’erogazione di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali a domicilio, finalizzate a mantenere o recuperare l’autonomia della persona e a prevenire il ricorso al ricovero ospedaliero.
• Servizi di teleassistenza: Questi servizi consentono di mantenere un contatto costante con la persona disabile, attraverso l’utilizzo di dispositivi tecnologici, garantendo un intervento rapido in caso di necessità.
• Agevolazioni fiscali: Come già accennato in precedenza, le persone con disabilità hanno diritto a diverse agevolazioni fiscali, che possono contribuire a ridurre l’impatto economico della disabilità.
• Accesso ai servizi: Hai diritto ad accedere a tutti i servizi pubblici e privati, quali trasporti, comunicazione, cultura e tempo libero, in condizioni di parità con gli altri cittadini.

COME AGIRE PER IL RICONSCIMENTO DEI DIRITTI?

Come fare domanda per questi servizi?

Per richiedere le prestazioni e i servizi a cui hai diritto, è necessario rivolgersi all’ASL di competenza o all’INPS. La documentazione necessaria varia a seconda della prestazione richiesta, ma in generale è necessario presentare:

• Certificazione medica attestante la gravità e la complessità della disabilità;
• Documentazione reddituale;
• Documento d’identità valido.

Altri diritti importanti:

• Diritto alla vita indipendente: Hai il diritto di vivere in modo autonomo e di scegliere le modalità di assistenza che preferisci.
• Diritto all’integrazione: Hai il diritto di partecipare alla vita sociale e lavorativa, secondo le tue capacità.
• Diritto all’informazione: Hai il diritto di essere informato sui tuoi diritti e sulle opportunità a tua disposizione.

Consigli utili:

• Rivolgiti ai centri per l’impiego: Possono fornirti informazioni su opportunità lavorative e formative per persone con disabilità.
• Informati sui servizi offerti dalle associazioni di categoria: Queste associazioni possono offrirti supporto e assistenza nella gestione della tua disabilità.
• Non esitare a chiedere aiuto: Ci sono molte persone e organizzazioni che possono aiutarti a superare le difficoltà legate alla disabilità.

Ricorda:

• Ogni situazione è diversa: Le prestazioni e i servizi a cui hai diritto possono variare in base alla tua specifica situazione e alla regione in cui risiedi.
• I diritti delle persone con disabilità sono tutelati dalla legge. Se ritieni che i tuoi diritti siano stati violati, puoi rivolgerti a un avvocato o a un’associazione di tutela dei diritti delle persone con disabilità.

Per informazioni più dettagliate e aggiornate, ti consiglio di consultare il sito dell’INPS o di rivolgerti all’ASL di competenza.

CONCLUSIONI

Quindi, Ricapitolando, si può concedere l’indennità di accompagnamento a chi è autosufficiente per gli atti quotidiani all’interno della propria abitazione. Ma deve provare una comprovata necessità di assistenza fuori dalle mura domestiche, al fine, ad esempio, di provvedere al rifornimento di dei beni necessari per i viveri oppure per l’acquisto di farmaci.